TOPIC:
3 Ottobre 2024
Loibl S, Jassem J, Sonnenblick A, et al.

Adjuvant pertuzumab and trastuzumab in early human epidermal growth factor receptor 2-positive breast cancer in the APHINITY trial: third interim overall survival analysis with efficacy update

J Clin Oncol 2024 Sep 11:JCO2302505. Epub ahead of print

Messaggi chiave

  • Lo studio APHINITY ha precedentemente dimostrato che, nel setting adiuvante, l’aggiunta di pertuzumab a trastuzumab e chemioterapia migliora la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) in pazienti con carcinoma mammario precoce (eBC) HER2+. In questa sede, si riportano i risultati della terza analisi ad interim prepianificata della sopravvivenza globale (OS), insieme a un’analisi descrittiva aggiornata della iDFS dopo un follow-up mediano di 8,4 anni.
  • L’OS a 8 anni è risultata pari al 92,7 vs 92,0% nel braccio pertuzumab rispetto al braccio placebo (hazard ratio [HR], 0,83 [IC 95%, 0,68-1,02]; p = 0,078); l’HR è stato di 0,80 (IC 95%, 0,63-1,00) e 0,99 (IC 95%, 0,64-1,55) nelle coorti rispettivamente node-positive (LN+) e node-negative (LN-). I risultati aggiornati di iDFS sono apparsi coerenti con quelli delle analisi precedenti, con percentuali di iDFS a 8 anni dell’88,4 (pertuzumab) vs 85,8% (placebo) e un HR di 0,77 (IC 95%, 0,66-0,91). Il beneficio è stato più evidente nella coorte LN+, con un HR di 0,72 (IC 95%, 0,60-0,87) e un beneficio assoluto del 4,9%. L’aggiunta di pertuzumab non ha prodotto alcun beneficio nella coorte LN-. Non sono emerse evidenze di tossicità cardiaca tardiva significativa.
  • I risultati a 8 anni di APHINITY continuano a evidenziare un beneficio in iDFS con l’aggiunta di pertuzumab a trastuzumab e chemioterapia nel trattamento adiuvante di pazienti con eBC HR+, soprattutto in presenza di positività dei linfonodi. Lo studio non è stato in grado di dimostrare una differenza significativa in termini di sopravvivenza globale; il follow-up tuttavia prosegue in vista dell’analisi finale.

Abstract

Purpose

  • The APHINITY trial (ClinicalTrials.gov identifier: NCT01358877) previously demonstrated that pertuzumab added to adjuvant trastuzumab and chemotherapy improved invasive disease-free survival (iDFS) for patients with early human epidermal growth factor receptor 2-positive (HER2+) breast cancer (BC).
  • Here, we report the preplanned third interim analysis of overall survival (OS) and a descriptive updated iDFS analysis with 8.4 years of median follow-up of 4,804 patients in the intent-to-treat population.

Results

  • The 8-year OS was 92.7% in the pertuzumab versus 92.0% in the placebo group (hazard ratio [HR], 0.83 [95% CI, 0.68 to 1.02]; p = 0.078, above the 0.006 significance threshold).
  • The HR was 0.80 [95% CI 0.63 to 1.00] in the node-positive cohort and 0.99 [95% CI, 0.64 to 1.55] in the node-negative cohort.
  • Updated results of 8-year iDFS in the node-positive cohort showed an absolute improvement of 4.9% favoring pertuzumab (86.1% vs 81.2%; HR, 0.72 [95% CI, 0.60 to 0.87]).
  • The node-negative cohort did well without adding pertuzumab (8-year iDFS and OS in the placebo group were 93.3% and 96.4%, respectively). The iDFS benefit was seen in the hormone receptor-negative (HR, 0.82 [95% CI, 0.64 to 1.06]) and HR+ cohorts (HR of 0.75 [95% CI, 0.61 to 0.92]).

Conclusions

  • Despite improvement in overall iDFS, the addition of pertuzumab did not improve OS at this third interim analysis.
Accedi all’abstract originale